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5 luoghi di culto da vistare a Dicembre nella Riviera di Ulisse

Effige cattolica
Continua il nostro tour guidato delle bellezze della Riviera di Ulisse. Dicembre è finalmente arrivato e con lui si respira aria di vacanza e di profondo raccoglimento. E se la vostra meta fosse la Riviera di Ulisse? Vi forniamo allora subito qualche idea sui luoghi di culto da non perdere. Prendete nota e scaricate subito Ulisse in app!

  • Santuario della SS. Trinità – Gaeta


Sapevate che la città di Gaeta è denominata Città delle 100 Chiese per l'elevato numero di edifici religiosi, in parte ancor oggi presenti nel territorio? Non perdete allora l'opportunità di visitare il famosissimo Santuario della Santissima Trinità. In questo Santuario vi pregarono numerosi pontefici, tra cui Pio IX, sovrani, vescovi e santi, tra cui Bernardino da Siena, Ignazio di Loyola, Leonardo da Porto Maurizio, San Paolo della Croce, Gaspare del Bufalo e San Filippo Neri. La leggenda vuole che San Filippo Neri avesse vissuto all'interno della Montagna Spaccata dove esiste un giaciglio in pietra nota ancora oggi come "Il letto di San Filippo Neri". Il santuario è sede dei missionari del Pontificio Istituto Missioni Estere. Situato lungo la scalinata che porta nelle viscere della montagna, lungo la stretta spaccatura di roccia, è possibile notare sulla parete di destra un distico latino con a fianco la cosiddetta "Mano del Turco", la forma di una mano, le cinque dita nella roccia che, secondo la leggenda, si sarebbe formata nel momento in cui un "miscredente" marinaio turco, che non credeva, cioè, alla storia che gli era stata raccontata sulla causa della spaccatura nella roccia, si era appoggiato alla roccia che miracolosamente divenne morbida sotto la sua pressione formando l'impronta della mano.


  • San Pietro Apostolo e San Francesco – Minturno

A Minturno la Chiesa di San Pietro Apostolo, sita al centro del paese fu costruita con materiale di spoglio delle rovine della romana Minturnae. Chiesa e Convento di S. Francesco ospita la comunità religiosa dell’Ordine dei Frati Minori francescani dalla fine del XIII sec. Nota per la sua grande importanza artistica, al centro della Chiesa è ben visibile lo stemma pontificio inaugurato nel 1851 da Ferdinando II, Re delle Due Sicilie. Sulla destra si scorge la Cappella del Sacramento (1587), opera barocca rivestita di marmi polìcromi. La Chiesa di S. Francesco venne fatta costruire, intorno al 1363, dalla famiglia Caetani. Oggi è possibile ammirare l'affresco della Madonna delle Grazie, Protettrice di Minturno. Murata durante l’invasione dei Turchi (1552), la sacra raffigurazione ritornò alla luce nel 1621. A ricordo del suo ritrovamento, nel 1921, la Vergine con il Bambino fu incoronata su disposizione del Capitolo Vaticano. Un’ala del Convento francescano ospita, oggi, il Palazzo Municipale che ha inglobato anche il vecchio chiostro.


  • Altipiano di Sant’Onofrio – Campodimele

La fondazione del Monastero di Sant’Onofrio risale all’XI secolo, a opera dell’attivissimo abate Desiderio di Montecassino, che ne affidò l’esecuzione materiale, al priore Gerardo di Pico. Costruito originariamente in zona isolata era composto dalla chiesa, a navata unica, con annessa una serie di camerette che fungevano da alloggi a servizio dell’eremo. Divenuto sempre più noto e frequentato dai pastori e dai boscaioli dei Monti Ausoni ed Aurunci, esso evoca la spirituale persona di Onofrio, grande anacoreta vissuto certamente in un paesaggio isolato e sereno della Tebaide in Egitto, presumibilmente molto simile a quello in cui sorge il monastero di Campodimele. Sant’ Onofrio divenne così il Patrono di questo paese e la sua venerazione ha resistito ai secoli. Oggi, come mille anni addietro, i fedeli campomelani, siano essi residenti nel paese o emigrati in terre lontane, in particolare a Toronto in Canada, celebrano il loro Protettore secondo le più antiche tradizioni


  • Basilica Maria Santissima del Colle – Lenola

La Basilica Santuario Santa Maria del Colle si erge sul costone di una montagna che abbraccia e domina la pianura sottostante di Fondi fino al mare. Il Santuario si raggiunge dal paese di Lenola attraverso una scalinata suggestiva di 110 scalini fino alla sommità del Colle. Eretto dal servo di Dio Gabriele Mattei in seguito ad una Visione Mariana e al ritrovamento di un antico dipinto di Maria con il Bambino, fu consacrato l'8 settembre 1610. Il 21 marzo 2015 il santo Padre Francesco ha confermato il rescritto della Congregazione del Culto, elevando il Santuario al Titolo di Pontificia Basilica minore. L'interno a unica navata è conservato il taumaturgico affresco della Madonna del Colle, incastonato nel magnifico Altare maggiore del XVII secolo. Viva e profonda è la tradizione e il culto del popolo lenolese che con profonda fede, il 15 settembre di ogni anno celebra solennemente la secolare festa della Madonna del Colle, in memoria dell'Apparizione di Maria e del ritrovamento della sacra Effigie.


  • Chiesa di San Giovanni Battista – Castelforte

Distrutta nel corso della Seconda guerra mondiale, la Chiesa di San Giovanni Battistaè stata ricostruita secondo i canoni architettonici tipici della chiesa romanica medievale, con il tetto a capanna. Il progetto per della sua ricostruzione è stato redatto dall’Architetto Gaetano Rapisardi. In corrispondenza del timpano è stato collocato un blocco bronzeo di grande pregio artistico raffigurante il battesimo di Cristo da parte di San Giovanni e due angeli realizzato dallo scultore Ercole Drei (Faenza 1886 – Roma 1973) su disegno dello stesso Rapisardi. L’interno della chiesa di San Giovanni Battista, inaugurata nel 1953, è costituito da cinque campate, tre navate divise da pilastri robusti, colonne in pietra recuperate e il matroneo, due logge sulle navate laterali, zona anticamente riservata alle donne. Il crocifisso in legno è del secondo dopoguerra mentre la vetrata è degli anni 70. Dell’antico pulpito in legno sono rimasti due angeli che sorreggono la base della cappella del Santissimo. Purtroppo a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale non si è trovata più traccia degli antichi oggetti in legno mentre gli stucchi sono stati completamente distrutti.


Allora avete scelto la vostra meta? Noi, vi aspettiamo nella splendida Riviera di Ulisse.


A presto!

Il team di Ulisse in app
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